Traduzione dell’Ippolito di Euripide

Edita in poche copie come libretto di sala del Festival di Siracusa 2010

L’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa del quale, nel 2009, ero ‘dramaturg’,  scelse di mettere in scena per l’anno seguente “Ippolito” di Euripide, assente da molto tempo al Teatro Greco. Mi riuscì di persuadere l’amico e collega Edoardo Sanguineti a tradurre dal greco la tragedia, anche sulla base del suo interesse per Euripide , di cui già aveva tradotto “Baccanti”  (1968 ) e “Troiane” (1974). Edoardo stava vivendo un momento difficile, ai guai di salute si aggiungeva uno stato di depressione che gli impediva anche di lavorare, davvero un unicum nella sua vita.

L’interesse per il personaggio di Fedra, da lui già manifestato molti decenni prima con il tradurre “Phaedra” (1969) di Seneca, lo portò ad accettare, ponendo due condizioni. La prima fu quella di intitolare “Fedra” anche questa tragedia di Euripide. La seconda di tradurre basandosi sulla edizione critica di un testo della collezione “Les belles lettres”. Ovviamente entrambe furono accettate e Sanguineti disse che quel lavoro lo aveva aiutato anche a risollevarsi dallo stato difficile di salute in cui si trovava. La traduzione, che verrà edita dalla casa editrice “Il Melangolo” dopo essere stata pubblicata come libretto di sala dello spettacolo, nel maggio del 2010, è stata effettuata con modalità particolari, vedi il mio articolo allegato, uscito su “Il Secolo xix” di Genova in data 10 novembre 2009 e vedi le successive dichiarazioni di Sanguineti:  “Ho effettuato , in maniera assai radicale rispetto al mio stesso passato, una versione letterale della tragedia di Euripide, dove, per scelta, il verso greco viene riportato “a calco”, vale a dire con i termini, la sintassi e la collocazione che la battuta ha nel testo di Euripide” (“Il Secolo xix” del 14/11/2009 , p 14).

Dagli attori, in prova nel’aprile 2010 a Siracusa, il testo venne accusato di oscurità. Tale può sembrare il risultato dell’operazione, soprattutto alla lettura. Al contrario, in scena, le battute acquistarono, dalla prima del 10 maggio 2010  in avanti, assoluta chiarezza. Quella “Fedra” battè ogni record di incassi al Teatro Greco e resta una versione del testo euripideo avulsa dal contesto dell’epoca e probabilmente ben fruibile nei decenni a venire e anche oltre.

Margherita Rubino

 

Cfr F. Condello, Il grado estremo della traduzione: sull’Ippolito siracusano di Edoardo Sanguineti, in “AA.VV, per Edoardo Sanguineti. Lavori in corso” a cura di F. Vazzoler et alii, genova 2012, pp393-410